L’opera vuole rappresentare uno stato di alienazione che pervade la società attuale, in cui i fatti e le immagini che ci circondando anche i più gravi, ci colpiscono quotidianamento come frecce(raggi) ma sembrano non scalfirci, non suscitarci la reazione che dovrebbero scatenre. L’ assuefazione data dall’enorme sovraesposizione di informazioni e di immagini a cui siamo sottoposti ma che allo stesso ricerchiamo ci rende deboli e statici quando al contrario dovrebbe farci ribollire il sangue e farci muovere tutto il corpo e non solo farci “scrollare” i nostri schermi. L’intento più che critico vuole essere di stimolo alle nostre menti, a ricordarci che dietro ogni immagine che vediamo attraverso uno schermo spesso ci sono persone, lavoro, ricerca, sentimenti e non diventare a nostra volta degli schermi statici. Come sottolinea il titolo, l’opera si è ispirata alla “Transverberazione di Santa Teresa d’Avila” detta che” L’Estasi di Santa Teresa” del Bernini, che viene richiamata nei raggi e nello stato particolare “estasi” della Santa evidenziato dagli occhi. Quest’opera ha una grossa valenza per me, in quanto rappresenta un primo punto d’arrivo verso una ricerca che stavo sperimentando da tempo, quella di unire il mio linguaggio più geometrico con la figura umana.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.